Il premio, giunto alla undicesima edizione, ideato e organizzato da Fermento Birra, può essere considerato una sorta di “Pallone d’oro” della birra. Un premio unico nel suo genere che vuol riconoscere un birraio in carne ed ossa per il lavoro svolto nel corso di un intero anno, ben consapevoli dell’intimo legame tra birra artigianale e produttore.
A differenza dei classici riconoscimenti, non intende valutare la bontà di una birra in un preciso momento, ma piuttosto la bravura tecnica del birraio, la sua filosofia, la costanza qualitativa dei prodotti in un intero anno. Un approccio che ha permesso di superare alcuni limiti di molte competizioni dedicate alle birre artigianali, come quello delle classificazioni (data l’oggettiva difficoltà ad inquadrare soprattutto i tanti prodotti nostrani), o di evitare la premiazione di quelle che potremo definire “birre da concorso”, birre a volte fortuite, difficilmente reperibili dal consumatore e spesso ancor più difficilmente ripetibili dal birraio.
Siamo convinti che un premio debba prima ancora che far felice chi lo riceve, dare delle indicazioni al consumatore. Per questo la formula che prevede il coinvolgimento di circa 100 esperti italiani (giornalisti, publican, degustatori, giudici, operatori del settore) diffusi sul territorio chiamati ad esprimere preferenze con un doppio turno di votazione (vedi regolamento), permette di stilare una classifica autorevole e condivisibile. Un meccanismo affidabile di selezione che ci permette di creare un festival coinvolgendo alcuni dei migliori protagonisti della birra artigianale italiana (vedi palmares).